A prima vista sembra che ognuno sia se stesso,
ossia sia autentico. Io sono io: chi altri dovrei essere? Ma non è così. Ci
sono tanti fattori che ci impediscono di essere autenticamente noi stessi,
alcuni esterni ed altri ormai introiettati. Eppure, questo è il nostro unico
compito nella vita.
Per essere noi stessi, non dovremmo
avere modelli. Sono questi che ci fregano. Se abbiamo un modello, cerchiamo di
essere qualcun altro e dunque non siamo noi stessi. Da dove vengono questi
modelli? Ovviamente prima dalla famiglia, dai genitori e poi dai tanti soggetti
che vogliono che siamo in un certo modo:
la scuola, la religione, i mass-media, ecc.
Diamo per scontato che non possiamo all’inizio,
da piccoli, essere noi stessi. Siamo il prodotto di mille condizionamenti
culturali che ci instillano modelli non nostri. Per questo parliamo di "diventare" e non di essere.
Con questi modelli in testa, cerchiamo
di uniformarci, di adattarci e così escludiamo parti autentiche di noi stessi.
Qualche volta lo decidono gli altri, altre volte lo decidiamo noi stessi
scegliendo un modello che ci è stato presentato. Vorremmo essere come lui/lei.
Il fatto è che ci sono parti di noi
stessi che non ci piacciono e che censuriamo.
Per essere noi stessi, dobbiamo
innanzitutto guardare noi stessi così come siamo, con pregi e difetti. È un
problema di sguardo e di accettazione.
Dobbiamo convincerci che non dobbiamo
essere qualcosa di speciale. Dobbiamo semplicemente sviluppare ciò che in noi
cerca di crescere e di venir fuori. Si tratta di un percorso unico, il nostro. E solo lì dobbiamo e possiamo essere
noi stessi. La via da seguire non è un percorso generale, ma il nostro individuale. Non serve a niente imitare
un personaggio che ammiriamo e neppure un modello astratto.
In noi ci sono ombre e luci, d’accordo.
Ma conoscete una pianta che possa crescere senza questo alternarsi di luce e di
buio? Diventare se stessi è un conquista, il frutto di un lavoro, non un dono.
Bello e chiaro!!
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