lunedì 20 agosto 2018

Un pianeta poco intelligente


Visti da lontano, gli abitanti del pianeta Terra sono davvero incredibili. Pensate che non hanno ancora abolito le guerre. E sprecano in esse enormi risorse. Sì, hanno sviluppato scienza e tecnica, ma sono tutti in guerra da tempo immemorabile, praticamente dalle loro origini. Saranno anche intelligenti, ma mica troppo.
C’è qualcosa, una specie di istinto primario che li costringe a combattere fra di loro, spesso per motivi futili, come il nazionalismo o le religioni, oppure per arricchirsi, diventare più importanti e sfruttare meglio gli altri. Non hanno ancora capito che si trovano tutti sulla stessa barca e che hanno un destino comune. Non hanno ancora capito che sarebbe più conveniente vivere in pace.
Di conseguenza, è difficile che possano sopravvivere. Stanno distruggendo il pianeta e se stessi. Il pianeta diventerà come Marte, dove un tempo ci fu vita, ma oggi ci sono solo rocce e deserti, neppure più un albero. I popoli stupidi finiscono così.
Non è un caso che i terrestri abbiano paura di eventuali extraterrestri. Temono infatti che sarebbero trattati come loro hanno trattato gli indiani d’America, gli aborigeni australiani, i popoli sudamericani o i negri d’Africa. Sanno che è impossibile eliminare dal loro Dna la feroce aggressività e l’impulso a competere e ad accaparrare sempre di più, a scapito dei loro simili e dell’ambiente.
Le loro stesse religioni sono piene di voglia di conquista. E si fanno la guerra fra di loro. Che speranza possono avere?
Questi stessi uomini sognano poi un luogo paradisiaco dove finirebbero dopo morti, un luogo di pace e di amore, l’esatto contrario di ciò che avviene sulla Terra, che è un luogo di competizione e di guerra. Invece di realizzare il paradiso sul loro pianeta, ne sognano uno del tutto fantastico in un aldilà indefinito. Sì, sono proprio stupidi.

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