Visti da lontano, gli abitanti del
pianeta Terra sono davvero incredibili. Pensate che non hanno ancora abolito le
guerre. E sprecano in esse enormi risorse. Sì, hanno sviluppato scienza e
tecnica, ma sono tutti in guerra da tempo immemorabile, praticamente dalle loro
origini. Saranno anche intelligenti, ma mica troppo.
C’è qualcosa, una specie di istinto
primario che li costringe a combattere fra di loro, spesso per motivi futili,
come il nazionalismo o le religioni, oppure per arricchirsi, diventare più
importanti e sfruttare meglio gli altri. Non hanno ancora capito che si trovano
tutti sulla stessa barca e che hanno un destino comune. Non hanno ancora capito
che sarebbe più conveniente vivere in pace.
Di conseguenza, è difficile che possano
sopravvivere. Stanno distruggendo il pianeta e se stessi. Il pianeta diventerà
come Marte, dove un tempo ci fu vita, ma oggi ci sono solo rocce e deserti,
neppure più un albero. I popoli stupidi finiscono così.
Non è un caso che i terrestri abbiano
paura di eventuali extraterrestri. Temono infatti che sarebbero trattati come
loro hanno trattato gli indiani d’America, gli aborigeni australiani, i popoli
sudamericani o i negri d’Africa. Sanno che è impossibile eliminare dal loro Dna
la feroce aggressività e l’impulso a competere e ad accaparrare sempre di più,
a scapito dei loro simili e dell’ambiente.
Le loro stesse religioni sono piene di
voglia di conquista. E si fanno la guerra fra di loro. Che speranza possono
avere?
Questi stessi uomini sognano poi un
luogo paradisiaco dove finirebbero dopo morti, un luogo di pace e di amore, l’esatto
contrario di ciò che avviene sulla Terra, che è un luogo di competizione e di
guerra. Invece di realizzare il paradiso sul loro pianeta, ne sognano uno del
tutto fantastico in un aldilà indefinito. Sì, sono proprio stupidi.
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