Se io mi definisco cristiano,
ebreo, musulmano, buddhista e quant’altro, in realtà perdo la mia autenticità e
mi costruisco addosso un’armatura che non solo mi allontana dagli altri che la
pensano diversamente, ma mi costringo anche a determinati comportamenti. Da
quel momento dovrò “fare” il cristiano, l’ebreo, il musulmano, il buddhista,
ecc. e diventerò per ciò falso,
ossia, in termini cristiani,un fariseo.
È inevitabile.
Perché i religiosi si
mettono addosso certi vestiti? Perché, senza quei travestimenti, nessuno li
distinguerebbe.
Ma, distinguendosi
secondo un modello precostituito, perdono se stessi, la loro vera natura.
Dovranno pensare, pregare, meditare, giudicare secondo parole e schemi altrui.
Liberiamoci da queste
sovrastrutture. Siamo quel che siamo, siamo noi stessi. Non definiamoci.
Non dobbiamo essere
cristiani, ebrei, musulmani,buddhisti, ecc. Dobbiamo essere noi stessi.
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