lunedì 13 agosto 2018

"Non indurci in tentazione"


Papa Francesco vorrebbe cambiare questa frase del “Padre nostro” in “non abbandonarci alla tentazione”. È così che si costruisce à la carte un’immagine di un Dio totalmente falsa – non Dio com’è , ma Dio come lo vorremmo.
Dio, cioè la Forza generatrice di questo cosmo, è evidentemente un misto di attrazione e repulsione, amore e odio, violenza e pace. Ed è capace di una ferocia ben visibile nell’evoluzione e nell’alimentazione. Chi è che ha fatto la legge per cui per vivere ogni essere deve ucciderne altri? E chi è che ha fatto la legge dell’evoluzione per cui il più forte prevale sul più debole? Un Dio buono, come lo vorrebbe il Papa?
Dio ci espone continuamente al male, alla “tentazione”, Dio è anche male. È l’amore ma anche l’odio, la pace ma anche la guerra. Dio è violenza innata: basta vedere con quale violenza l’universo nasce da un’esplosione e come i pianeti e le stelle possono scomparire in un attimo, annichiliti. Cosa che del resto può succedere a tutti noi, per un terremoto, per una cellula maligna, per un infarto o per un incidente stradale.
Una forza tremenda costruisce e distrugge ogni cosa. E spesso non è che violenza cieca e indifferente.
Dunque, non serve a niente pregare Dio di non essere quel che è. Si alimentano solo illusioni e menzogne. I primi creatori del Padre nostro – Gesù stesso secondo i Vangeli – avevano capito benissimo che Dio ci espone continuamente al male, cosa che del resto Gesù stesso avrebbe sperimentato.
Che cos’è un padre che immola il figlio per compiere un sacrificio? Un violento.
È inutile manipolare le parole. Dio è al di là del bene e del male, cioè è entrambi i principi. Non sarà la revisione di un bigotto a cambiare la realtà.

Il male è altrettanto utile del bene (se non altro perché tiene in piedi il bene) e quindi è assurdo pregare la sua Fonte perché venga eliminato. Se venisse eliminato. cadrebbe anche il bene. Tutt’al più ci si può attivare individualmente perché venga provvisoriamente scansato.


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