Si dice che la storia non si ripeta mai
uguale. E certo cambia di continuo. Ma è anche vero che percorre sempre le
stesse strade.
Dopo due guerre mondiali e 60 milioni
di morti, l’Europa si era finalmente unita in un progetto unico. Ma ecco che
risorgono gli antichi nazionalismi, oggi ribattezzati sovranismi.
L’Italia, per esempio, vede la
rinascita di un clerico-fascismo da cui non si è mai liberata e sogna il
ritorno dell’ “uomo della Provvidenza”, un mito inventato dalla Chiesa
cattolica e assorbito dagli italioti insieme al latte materno. (Non a caso le
scuole materne sono in mano ai cattolici, che hanno infilato crocefissi e
insegnamento religioso in tutte le scuole.)
Gli italioti si illudono ancora che la
salvezza debba venire dall’esterno – e non da loro stessi.
Quale sia l’esito di questo indottrinamento
“religioso” lo vediamo dai dati: l’Italia è il paese più corrotto d’Europa. D’altronde,
gli alfieri della moralità sono un esercito di preti, che danno scandalo in tutto
il mondo per la loro pedofilia e per il loro affarismo.
Il Papa va in giro a pregare per le
vittime e a chiedere perdono per i crimini della Chiesa. Ma non basta. Deve
cacciare i preti e i vescovi colpevoli e deve cambiare il tipo di formazione
del clero. Finché al prete si richiede la castità assoluta e obbligatoria - un
comportamento contronatura - gli scandali continueranno.
Il prete, anche dai vestiti (le
sottane, i pizzi e i merletti), è un modello di travestitismo. In teoria non
dovrebbe essere né maschio né femmina. Il risultato è un’ambiguità sessuale che
sfocia nella pedofilia e in altri comportamenti deviati. Non si può fermare il
fiume erotico che scorre in ogni uomo; si può solo scegliere dove indirizzarlo.
Ma proprio i Vangeli grondano di
pedofilia: da Gesù che amava molto i bambini e il giovane Giovannino, a san
Paolo, che odiava chiaramente le donne ma amava il suo giovane pupillo, Timoteo,
cui indirizzava lettere molto affettuose. D’altronde, come si trova scritto
nella Bibbia della Cei, “Timoteo fu per Paolo quel che Giovanni evangelista fu
per Gesù: il discepolo prediletto, educato con affettuosissima cura, guidato e
sorretto nei primi passi…”. Quanto amore! Ma non potevano trovarsi qualche
ragazza?
Da qualche parte l’eros e l’affettività,
ineliminabili dall’animo umano, devono uscir fuori.
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