giovedì 1 febbraio 2018

Pubblicità menzognere

Tutto sommato, il linguaggio della pubblicità è il linguaggio della frode. Nel senso che si magnificano virtù che non esistono. “Prendi quella pillola, e guarisci subito…!” È una truffa perché quelle virtù sono false e perché qualcuno si arricchisce alle spalle dei creduloni.
Peccato che oggi sia diventato il linguaggio della politica. “Eleggi me e io ti risolverò ogni problema…!” Ad ogni elezione, i cittadini si preparano ad essere frodati dai loro politici… se non lo sono sempre stati.
Dovremmo istituire un’autorità anti-frode, che verifichi dopo un po’ quante di quelle promesse sono state mantenute. E mandare in galera i truffatori. Allora smetterebbero di promettere mari e monti.
Lo stesso dovremmo fare anche con le religioni. Ma qui ci sarebbe il problema che nessuna autorità sarebbe in grado di verificare ciò che promettono… il che dà già da pensare. Forse ci troviamo di fronte alla truffa perfetta.

Mi si domanda se la meditazione è conciliabile con le fedi religiose. La risposta è no, dato che le religioni spacciano per verità delle loro fantasie, mentre la meditazione vuole andare a verificare in prima persona ciò che afferma. Se  dico che la meditazione deve portare alla quiete, faccio presto a verificare se è vero o no, e in quale misura.
Ma il punto è un altro: non ci può illudere di disperdere tutta l’ignoranza e le fandonie religiose per praticare la meditazione. Le due cose convivono a lungo, finché l’una non disperde l’altra.
È inutile dichiarasi credenti o atei, perché si tratta in entrambi i casi di dichiarazioni di fede, non verificabile.

La posizione giusta è che non c’è certezza di niente, fino a verifica. È proprio per questo chi esalta la verità delle proprie credenze truffa gli altri e se stesso.

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