venerdì 16 febbraio 2018

La meditazione fondamentale


Nella sua forma più elementare, la meditazione è sedersi tranquillamente una o più volte al giorno. Il punto fondamentale sta in quell’avverbio: “tranquillamente.”
È il modo, la qualità che conta, non l’obiettivo, lo scopo, il fine.
“Stare seduti tranquillamente” significa farlo senza ansie, senza secondi fini, senza sforzi, senza volontà di fare, raggiungere o ottenere qualcosa, e anche senza ricordi o progetti per il futuro. Stare esattamente lì, a nostro agio.
Quando cerchiamo qualcosa o un certa esperienza, siamo persone banali, dirette da desideri, ansie, paure, rimpianti, motivazioni e speranze. Dunque, non siamo tranquilli.
Certo, non vediamo comparire né angeli né dei. Non accadono miracoli. Ma, quando meditiamo senza cercare niente, assaporando il momento, siamo superiori anche agli dei, poveretti, sempre in tensione per tenere in piedi questo enorme baraccone.
È vero, sono esperienze che durano poco. Perché, subito dopo, siamo ripresi dall’ansia di fare o non fare, di conquistare, di ottenere o di perdere, di guadagnare, di amare o di essere amati, di difenderci o di colpire….
Una cosa così semplice che è difficile capirla. Siamo troppo intellettuali.

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