Per non aver
paura delle morte, dovremmo considerarci come una nuvola che compare in cielo,
permane un po’ e poi cambia e si dissolve. Questo è un dato di fatto.
Ma se
continuiamo a desiderare l’immortalità individuale, vuol dire che l’operazione
non è riuscita e che noi siamo dominati dalla paura.
Che cosa
vorremmo? Vorremmo che non ci fosse la morte. Ma la morte c’è. E dunque non
possiamo liberarci dalla paura e da tutti i suoi addentellati, ansia, angoscia,
preoccupazione, panico, depressione… e naturalmente desiderio.
L’uomo è
l’animale che sa di dover morire – ma che
non lo vuole. Come volete che stia tranquillo? La paura onnipresente è solo
la controparte del desiderio.
Finché non
avremo imparato a non aver paura delle dissoluzione dell’ego, saremo pieni di
paura. E di desiderio.
Come
abbandonare la coppia paura/desiderio? Ovviamente abbandonando l’idea di essere
un io, separato dal resto.
Dove si
dissolve la nuvola? Nel cielo, nello spazio, nella natura, nell’ambiente, nel
tutto.
Ci vuole una
comprensione profonda di ciò che veramente siamo. Non ego solidi e divisi, ma
processi e parti del tutto.
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