C’è un prete ad
Alassio che è stato condannato dai tribunali dello Stato italiano a sette anni
e mezzo di reclusione (già scontati) per atti di pedofilia, ma che i tribunali
della Chiesa hanno giudicato innocente. Risultato? Per lo Sato, quest’uomo non
potrà più rivestire cariche pubbliche, non potrà avere incarichi politici, non
potrà insegnare, non potrà essere nominato tutore, ma per la Chiesa potrà
continuare a fare il prete.
Volete un caso
più evidente del fatto che in Italia esistono due Stati che si contendono gli
stessi cittadini, due Stati che sono in conflitto?
Volete una
prova più chiara che la Chiesa ha ambizioni di potere temporale? La Chiesa ha
sempre voluto governare al posto dello Stato e non ha smesso di desiderarlo.
Non so chi
abbia ragione. Ma che ragione ha di esistere lo Stato di una religione? Era
questo l’obiettivo di Gesù?
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