giovedì 8 febbraio 2018

Sognando la felicità


Tutti questi libri sulla felicità non devono farci dimenticare il fatto che non si può bandire l’infelicità dalle nostre esistenze. Tutti devono crescere passando da una crisi all’altra, tutti devono ammalarsi, tutti devono invecchiare, tutti devono morire, tutti finiranno per non poter ottenere qualcosa o qualcuno che vorrebbero e saranno costretti a fare cose o a vivere con persone che non vorrebbero.
L’esistenza stessa della felicità presuppone quella dell’infelicità. Naturalmente c’è chi sarà più felice e chi meno, ma nessuno potrà evitare del tutto la sofferenza.
Tutta la nostra saggezza non deve servirci solo ad evitare i danni, ma deve anche prepararci ad assorbire i colpi. Proprio come nella boxe, non potrete dare solo colpi; molti li riceverete.
Non illudiamoci di poter scansare sempre i colpi del destino. Prima o poi verremo colpiti anche noi. E quindi ci conviene prepararci ad elaborare il dolore e l’infelicità. Dobbiamo farci una filosofia, che preveda la sconfitta e la perdita, non vivere di illusioni ottimistiche, vitalistiche e irreali.

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