Nel clima d'ignoranza generale, molti credono che Hitler fosse un
pazzoide che un giorno si mise a perseguitare gli ebrei per pura malvagità. Ma
che fastidio gli potevano dare gli ebrei? E che fastidio danno a noi? La verità
è che i massacri nazisti furono solo le ultime manifestazioni di un
antisemitismo europeo che anche nei secoli precedenti aveva tentato di
sterminare questo popolo. Nei paesi cristiani, raramente la sua esistenza fu
sicura. In ogni momento potevano scatenarsi dei pogrom contro le
comunità ebraiche. E molti se ne scatenarono in tutta Europa. Perché mai?
Perché i popoli
cristiani non potevano sopportare questo popolo che negava che il Messia fosse
venuto e fecero continui tentativi o di convertirlo con la forza o di
sterminarlo. Una mappa dei peggiori pogrom va dalla Spagna (1492) al
Portogallo (1497), dalla Francia (1242, 1348, 1306, 1394, 1395) alla Gran
Bretagna (1190, 1194, 1290), dalla Germania (1096, 1348, 1350) alla Polonia,
dalla Lituania (1495) alla Russia (1648). Il primo ghetto fu costituito a
Venezia nel 1516.
L'antisemitismo ha
dunque antiche radici storiche e religiose, e parte direttamente dai Vangeli,
con le loro frasi in cui si attribuiva la colpa dell'uccisione di Gesù
all'intero popolo giudaico. Come si vede, non tutte le radici del cristianesimo
hanno dato buoni frutti e sono da conservare.
Non si dice mai che lo
sterminio nazista fu solo l'ultima manifestazione di un antisemitismo che è
sempre stato coltivato dai cristiani. Potremmo dire che la responsabilità
ultima è proprio dei Vangeli, dove, al momento della condanna, Ponzio Pilato si
lava le mani e dice al popolo ebraico: "Non sono responsabile di questo
sangue; vedetevela voi!" E il popolo risponde: "Il suo sangue ricada
sopra di noi e sopra i nostri figli!" (Matteo 27, 25). E poi c'è la
parabola dei "vignaioli perfidi", dove Gesù stesso parla del solito
Dio-Padrone, che un giorno "farà morire miseramente quei malvagi",
ossia i vignaioli che non solo avevano bastonato i servi inviati dal Padrone ma
ne avevano anche ucciso "il figlio", "l'erede". Matteo
commenta: "Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono
che parlava di loro..." (Mt 21, 45; Mc 12, 1-12; Lc 20, 9-19).
Non sono parole di
Gesù, ma frasi di commento inserite dal redattore evangelico.
Sono questi brani che
fomentarono l'odio anti-ebraico dei cristiani e di molti Padri della Chiesa, e
li portarono a intraprendere, quando andava bene, la conversione forzata degli
ebrei e, quando andava male, il loro sterminio attraverso i numerosi pogrom che
andarono avanti dalle origini del cristianesimo… fino ad Hitler.
Ciò che non si
perdonava agli ebrei era non solo l'uccisione di Gesù, ma anche il non averlo
voluto riconoscere come Messia.
D’altronde i cristiani
se ne stettero zitti mentre gli ebrei dei vari paesi europei venivano portati
via o collaborarono a catturarli. In Italia, per esempio, non un cristiano alzò
la voce quando furono promulgate le leggi razziali. E la Chiesa, sempre pronta
a difendere i feti, si guardò bene dal protestare e non aprì bocca mentre gli
ebrei venivano deportati. In realtà, con il nazismo, si realizzava l'antico
progetto dei Padri della Chiesa di sopprimere tutti gli ebrei.
Il Papa polacco aveva
fatto qualche timido accenno alle responsabilità dei cristiani nello sterminio
degli ebrei. Ma poi con il Papa tedesco tutto è stato messo a tacere. E così se
chiedi oggi ad un giovane perché tutto questo è avvenuto, non saprà rispondere
o ti parlerà di un atto di follia di un solo individuo, Hitler.
Dunque, i grandi
nemici degli ebrei furono e sono proprio i cristiani. Molto meno i musulmani,
che non vedevano nel giudaismo una minaccia alla loro fede e che consideravano
gli ebrei un popolo che un giorno si sarebbe convertito - ma non con la
violenza. Attualmente, l'odio dei musulmani è fomentato dal fatto che gli ebrei sono
tornati in Palestina, strappando le terre ai legittimi proprietari.
In conclusione, finché
esisterà il cristianesimo, esisterà l'antisemitismo. Come si vede ancora oggi.
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