L’Italia è piena di chiese e di opere d’arte
“religiose”. Ma, quando arriva un terremoto, un incendio, una frana o un’alluvione,
sono le prime a crollare, essendo anche antiche. Non risulta comunque che
questi luoghi “sacri” godano di una qualche forma di protezione da parte del
Cielo.
E allora perché si costruiscono chiese, perché si costruiscono
statue? Per un bisogno di Dio o per un bisogno degli uomini?
E quale sarebbe questo
bisogno? Quello di confinare il divino in qualcosa costruito dall'uomo? Quello
di poter trattare in qualche modo con la trascendenza? Quello di acquisire
qualche merito?
Pretese di menti
infantili, che di Dio non hanno capito nulla.
“Ma l’Altissimo non abita in
costruzioni fatte da mano d’uomo…” (Atti 7, 48).
Nessun commento:
Posta un commento