Il nuovo bigottismo ha poco a che fare con la spiritualità, ma
molto con il potere, con il desiderio di imporre e di imporsi. Il nuovo
bigottismo è una forma di abuso religioso che si serve delle forme deteriori
della religione per imporre regole autoritarie. Il nuovo bigottismo nasce già
vecchio: ha idee antiquate del divino e della religione. Il nuovo bigottismo è
superficiale perché recupera simboli e riti superstiziosi.
Il politico che fa campagna elettore esibendo simboli religiosi, è
chiaramente uno che, non avendo idee nuove in testa, punta sugli antichi
retaggi della superstizione. È fondamentalmente un ignorante che vuole
comandare senza averne i titoli e le competenze.
Chi va in giro con il crocefisso in tasca o appeso al collo non è
diverso da chi va in giro con il cornetto rosso contro il malocchio.
Il nuovo bigottismo, come già il vecchio, rivela una mancanza di
intelligenza e una tendenza alla subornazione dell’incapace. Se il bigotto ci
crede è un cretino, se non ci crede è un truffatore.
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