martedì 5 novembre 2019

La mente creatrice


“La mente è per i mortali la sola causa di schiavitù e di liberazione” dice la Maitry Upanisad. E chiarisce: “Si diventa ciò che si pensa”. Ecco l’importanza di meditare, di “covare”, di percepire nel profondo. Non per trovare qualcosa di preesistente, ma per crearlo.
“Si diventa ciò che si pensa”… ci auto-creiamo.
Se siamo convinti di essere completamente mortali, lo diventiamo. Perché abbiamo ciò che pensiamo.  Ma se ci immergiamo nel nostro nucleo più profondo e ci percepiamo immortali, lo siamo.
Così come nel cervello si creano nuovi collegamenti, nella mente si crea un nuovo stato, al di là dell’essere e del non essere, del bene e del male, del puro e dell’impuro. E, alla fine, “quando la mente è vuota la si chiama liberazione.”
Non si tratta di scoprire qualcosa che era nascosto, ma di creare qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non esisteva. Allora con la mente pacificata, si risiede nella propria matrice rasserenata e si fruisce di vera beatitudine.

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