Caratteristica
della meditazione è di essere completamente individuale, soggettiva. È questa la differenza rispetto alla religione,
che è al contrario un’istituzione pubblica, una via collettiva e di massa; in
essa l’individuo non conta nulla e, anzi, non deve esprimersi, non deve
inventare nulla, non deve sperimentare nulla. Non è neppure necessario che
creda; basta che si conformi. Il rapporto con la trascendenza viene mediato da
una casta di sacerdoti-burocrati.
Nessun commento:
Posta un commento