In nome delle
religioni si possono commettere incredibili soprusi. Si pensi alla penosa
situazione di chi sta per morire e cerca di vincere la paura e l’angoscia, e si
vede arrivare un prete che gli parla di salvezza o di perdizione eterne.
Questo spiega certe
conversioni dell’ultimo istante.
Anche sul letto di
morte c’è sempre qualcuno che vuol venderti qualcosa, che vuol convincerti di
qualcosa, che compie su di te un’astuta ma perversa violenza.
Siamo al
ragionamento pascaliano. Credendo, hai poco da perdere e molto da guadagnare.
Una mentalità utilitaristica, da furbi scommettitori.
Ma gli ipocriti
scommettitori sono inautentici e non possono che ingannare se stessi. E, se non
sei te stesso, chi lo sarà per te?
“Vivo per essere me
stesso” diceva Giuseppe Prezzolini. Questo è il nostro compito, non essere un sottomesso
adoratore di qualche Signore dell’universo.
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