Il più grande
misfatto del cristianesimo è aver ridotto Dio a dimensione umana. Ciò che per
il cristiano è una grande fede, l’avvicinamento di Dio all’uomo, per l’osservatore
imparziale è la distruzione del senso della trascendenza.
Infatti, nel
cristianesimo non è vi è più una vera ricerca teologica. Ci si è fermati a san
Tommaso e a sant’Agostino.
Paradossalmente,
sono i cristiani che hanno portato a morte l’idea di Dio, di ciò che Derrida
chiamava “il divino non ancora corrotto da Dio”.
C’è voluto il
ritorno dell’Oriente per capire che di Dio si possono avere ben altre idee.
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