Rilassamento (o calma) è la parola chiave. Noi pensiamo che meditare sia
uno sforzo, un impegno, un lungo lavoro. Dobbiamo invece imparare a riposarci,
a rilassarci e a vivere il momento presente.
Ciò che ci ostacola è l’accanimento, la frenesia, il pensiero ossessivo,
la fatica. Il massimo ostacolo è la tensione. Noi siamo sempre in tensione,
perché crediamo di dover difenderci, controllarci, indirizzarci o ottenere una
meta. E, invece, la meta, lo stato di liberazione, è già presente.
Liberarsi è uscire dalla tensione. Avete mai avuto paura di un esame o
di una prova, per poi scoprire che l’avete superato con successo? Che grande
sollievo! La paura e la tensione spariscono in un attimo. E ci si sente felici.
Questa è l’esperienza di liberazione.
Ma noi abbiamo sempre l’idea di dover superare un esame, perché così ci
è stata impostata la vita. Esami a scuola, esami a religione, esami sul lavoro,
esami in campo sessuale, esami ad ogni passo. In tal modo, la tensione
esistenziale non ci abbandona mai. E vanamente sogniamo la liberazione. Quante
facce amareggiate in giro! Quante espressioni preoccupate!
Ma chi ci imprigiona?
È la nostra stessa mente, che è ormai incapace di rilassarsi, di essere nel
momento presente.
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