Papa Francesco ha dichiarato che la prima guerra mondiale è stata “un
strage inutile.”
È ovvio: tutte le guerre lo sono.
Anche le crociate indette dalla Chiesa.
Ma la domanda è: come mai le due più sanguinose guerre mondiali si
svolsero tra popoli cristiani?
Non è la dimostrazione che il messaggio evangelico è fallito, non
essendo mai penetrato oltre la superficie di una religiosità di facciata? E, oggi,
che cosa potrebbe cambiare le cose?
La verità è che nessuna religione (si pensi all’islam attuale) è mai
riuscita a cambiare la natura profonda dell’essere umano che resta quell’essere
belluino, istintivo e reattivo che è sempre stato. Se ci si pensa, questa
natura profonda può essere cambiata solo da una presa di coscienza individuale,
non certo da qualche comandamento o precetto imparato a memoria e ripetuto
nelle chiese, nelle moschee o nei convegni interreligiosi sulla pace.
Il problema è che simili cambiamenti non possono certo essere indotti
dall’esterno, ma solo dall’interno – e solo dopo un lavoro di auto-conoscenza e
uno sforzo consapevole. Insomma ci vogliono un’applicazione, una capacità di
comprensione e un’intelligenza che nessun miracolo né nessun Dio potranno mai fare.
Solo l’individuo che si impegna ed ha raggiunto un certo livello di
consapevolezza può fare il miracolo.
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