Perché è così importante sviluppare la calma? Perché la calma permette
la stabilità mentale. E la stabilità ci permette di stare concentrati su ciò
che vogliamo.
In effetti la nostra mente è una specie di sughero sballottato dalle
onde, dove le onde sono gli eventi esterni ed interni. Vige in noi una continua
confusione mentale. Sono gli eventi che decidono che cosa fare della nostra
mente, e non viceversa.
Proviamo, di fronte alle provocazioni e agli stimoli, a non farci
coinvolgere, almeno per un po’. Rimaniamo non reattivi. Sarà un’esperienza
sconvolgente. Perché tutto ci porta, di solito, al coinvolgimento.
Pensiamo ad una semplice interazione sociale, ad un dialogo. Ogni
domanda, ogni richiesta, il fatto stesso di relazionarci, richiede una
risposta. Ma, in tal modo, noi siamo condizionati, trascinati e sballottati,
senza averlo deciso. Lo schema di reazione è predefinito.
Decidere di non reagire, almeno per periodi o casi determinati, è già
una forma di non coinvolgimento e quindi di liberazione. Il non coinvolgimento,
inoltre, ci permette di fare chiarezza, di vedere le cose anziché subirle.
Al di là di questi effetti, noi abbiamo bisogno di uscire dagli schemi di
comportamento e di pensiero condizionati. Usciamo per un po’ dalla paura, dall’ansia,
dalla tensione, dalla sofferenza, ecc, per approdare alla serenità, alla
spaziosità, alla chiarezza, alla gioia – ad un reale dominio di noi stessi.
Tutto questo deve essere fatto nel quadro di un addestramento meditativo.
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