venerdì 1 maggio 2015

Meditare sull'arte

Può essere l’uomo un contemplativo del tutto distaccato, uno spettatore puro, oppure egli è sempre coinvolto, in misura maggiore o minore, in ciò che osserva?
In effetti, l’uomo si trova sia dentro sia fuori lo spettacolo che contempla, e spesso è troppo coinvolto in ciò che accade o che vede per poter essere un semplice spettatore. Anche quando guarda uno spettacolo artistico, in parte partecipa, perché niente gli è estraneo come uomo. Tutto ciò che capita o che si rappresenta, può capitare a lui stesso.
Al distacco contemplativo ci si allena a poco a poco, ma quando avviene qualche tragedia o qualche evento travolgente (nel bene e nel male), non è più possibile tenere le distanze e guardare lucidamente le cose e se stessi.

Dunque nel dramma o nella commedia rappresentata artisticamente l’uomo può contemplare le vicende del mondo con la sufficiente distanza per trarne esperienze, insegnamenti e saggezza. 

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