Bisogna capire-sentire-intuire cosa possa essere una coscienza superiore
alla nostra. E già a questo punto, come dice Dante, “ a l’alta fantasia qui
mancò possa…”
In ogni caso, è evidente che non tutti hanno lo stesso livello di
consapevolezza, non solo nel salto tra uomini e animali, ma anche tra uomo e
uomo – e perfino nello stesso uomo tra un momento e l’altro. Insomma esiste una
certa variabilità, tra un minimo ed un massimo.
Ma come potremmo comprendere o raffigurarci un essere con una
consapevolezza doppia, tripla o quadrupla? Secondo i tibetani, dopo la morte, la
coscienza umana può arrivare ad essere sette volte più intelligente. Riusciamo
a intuire qualcosa?
Che cosa significa essere più consapevoli? Innanzitutto avere un maggior
grado di presenza mentale e di chiarezza.
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