lunedì 4 maggio 2015

Salti evolutivi

Un bambino non può vivere da adulto, per il semplice fatto che non ha né il corpo né la psiche per affrontare le sfide della vita adulta. Dovrà quindi crescere e maturare. Quando il suo intero organismo psico-fisico sarà cambiato, sarà pronto per la nuova vita. Si tratta di un vero e proprio salto evolutivo, cui ci prepara a poco a poco la natura.
Se pensiamo a che cos’è un bambino di pochi giorni ed uno di due anni, vediamo che quest’ultimo ha compiuto un salto incredibile, guidato da un processo interno che lo ha trasformato. Ma poi esistono altri salti evolutivi: per esempio l’adolescenza; anche qui dovranno formarsi nuove strutture psicofisiche e nuove funzionalità. In seguito l’esistenza ha tanti altri passaggi: la maturità, la vecchiaia e così via. Ogni volta si verifica una trasformazione del corpo e della psiche.
Infine arriva la morte, che è anch’essa un salto evolutivo.
Anche la vita illuminata è uno salto evolutivo, ma non più orizzontale, bensì verticale. E dobbiamo prepararci ad essa uscendo dagli abituali schemi di impulso e risposta, di azione e di reazione. Questo avviene attraverso prima la meditazione analitica e poi attraverso la coltivazione di calma e distacco.

Sembra poco, ma in realtà è moltissimo, perché ci allena a trascendere la naturalità (necessaria ma insufficiente) dell’attuale condizione umana.

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