Oltre alla Chiesa cattolica, c’è la Chiesa ortodossa. E naturalmente le
due, da buone sorelle cristiane, si odiano a vicenda.
Ma entrambe hanno un’irresistibile attrazione: andare a braccetto con il
potere. Lo vediamo in Italia dove il Papa e il Presedente dicono e fanno le
stesse cose, a sostegno reciproco. E lo vediamo in Russia, dove il Pope e Putin
vanno d’amore e d’accordo.
Sì, nell’imporre il proprio potere dittatoriale e la propria censura.
Non è una novità. Da che mondo è mondo, le Chiese hanno sempre cercato
la protezione degli Stati e gli Stati hanno sempre cercato la benedizione delle
Chiese. Uniti indissolubilmente in vista del condizionamento e del dominio del
popolo.
E il popolo che fa?
Il popolo è bue, per definizione – e segue mansueto.
Anche in Turchia, un tempo Stato laico, è in atto la solita tenaglia
oppressiva fra Stato e religione (stavolta l’Islam sunnita nella persona del
Gran Mufti), che sta togliendo ogni libertà ai cittadini. Il dittatore finanzia
la religione e la religione appoggia e giustifica il potere dittatoriale. Pappa
e ciccia.
Le religioni sono perfette in questo compito. Sapendo di non poter
imporre a forza la propria fede, la fanno imporre dallo Stato. In compenso il
dittatore assicura soldi e protezione alla religione.
Chi è che paga in questo gioco perverso? La libertà di coscienza.
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