Gli uomini soffrono di una specie di ballo di san Vito: devono muoversi
incessantemente.
Ma, come aveva ben capito Schopenhauer, devono essere attivi fuori perché
dentro sono inattivi.
Si spostano come mandrie in cerca di nuovi pascoli. Non hanno ancora
capito, poveri sciocchi, che non è il panorama o il cielo che devono cambiare,
ma quello che hanno dentro: un’osservazione che aveva già fatto Seneca.
Gli uomini si muovono tanto perché sono annoiati di se stessi, perché
non sopportano di stare in compagnia di se stessi. Pascal diceva che “tutta l’infelicità
dell’uomo deriva dal non essere capace di starsene solo nella sua stanza”. E,
in effetti, in esperimenti fatti di recente, qualcuno ha preferito infliggersi
scosse elettriche che rimanere in solitudine troppo a lungo.
E poi pretenderebbero di avere un’anima immortale! Che cosa se ne
farebbero, lassù in Paradiso, dove l’unica attività è contemplare Dio?
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