lunedì 13 ottobre 2014

"Re-ligione"

Se “religione” è ciò che ri-lega, come indica l’etimologia della parola latina, allora è l’esatto contrario della vera spiritualità, che è ciò che slega, ciò che libera (dai condizionamenti, dai pregiudizi, dai luoghi comuni, dagli attaccamenti, ecc.).
Se però il termine “religione” indica ciò che lega tutte le cose (res-ligo), allora corrisponde alla parola Yoga, che significa appunto “unione”. In sostanza la religione dovrebbe essere ciò che fa vedere come tutte le cose siano collegate.
Ma qual è il legante? Se fosse un legante esterno, come potrebbe essere un Dio creatore, le cose non sarebbero unite di per sé, ma attraverso un elemento “altro”. Se invece le cose fossero unite di per sé, in quanto aventi un’unica origine non “estranea” a loro stesse, allora non avrebbero bisogno di un legante “altro”: sarebbero già intimamente collegate.

Come si vede, da come si concepisce Dio, si concepisce la ricerca religiosa. Se Dio è “totalmente altro”, va cercato al di fuori di sé. Ma se è un collante intimo, presente in tutte le cose, la ricerca deve volgersi alla nostra stessa natura, non altrove.

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