Ci sono due modi di aiutare
gli altri, l’uno più semplice e l’altro più complicato. Se uno è affamato, non
c’è scelta: bisogna dargli qualcosa da mangiare.
Ma, subito dopo, bisogna
metterlo in grado di lavorare. Una volta
si diceva che, invece di dare un pesce, bisogna insegnare a pescare; ed è verissimo.
Nelle nostre società, poiché
il problema principale è la mancanza di lavoro, bisogna prima dare il pesce,
poi insegnare a pescare e infine trovare un posto per tutti. Non basta insomma
scoprire di essere ciò che si è: bisogna trasformare la forza spirituale in
energia fattiva, senza che l’una abbia la meglio sull’altra.
Ma è certo che non è possibile
aiutare gli altri se prima non aiutiamo noi stessi a veder più chiaro.
Nella tradizione zen, una
volta ottenuta l’illuminazione, non si sparisce nell’alto dei cieli, ma si
ritorna nel mercato.
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