Non può esserci compassione
se non c’è immedesimazione. Solo quando capisci l’altro e ti cali nei suoi
panni, puoi sentire come lui, puoi comprendere le sue gioie e i suoi dolori. Ma
non devi neppure partecipare e scendere al suo livello, perché, in tal caso,
non gli saresti di nessun aiuto.
Ecco perché non può esserci
azione caritatevole senza un’adeguata meditazione.
si,è cosi
RispondiEliminanella meditazione profonda il tu e l'io sono un tutt'uno, perciò non c'è un 'altro' da sé
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