Diciamo la verità: da
bambini siamo marionette eterodirette ed esprimiamo la nostra personalità solo
indirettamente, nelle bizze, nelle ribellioni, in certe tendenze di fondo.
Poi, con l’adolescenza,
entriamo nell’agone della vita e siamo in preda ad opposte esigenze e nature,
tra tanta confusione e tanti errori.
In seguito arriva la
maturità e ci facciamo più riflessivi, il che ci permette di incominciare a
capire meglio chi siamo.
Ma è solo nella tarda età
che prendiamo la distanza da tutti, e anche da “noi stessi”, dalle favole che
ci siamo raccontati, arrivando ad esprimere la nostra originalità e infine a
cercare una maggior libertà.
Sì, ci vuole una vita per
capire chi siamo. E non basta ancora. Oltre l’io psicosomatico, c’è la fonte di
ogni coscienza, capace di comunicare con l’universale.
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