martedì 3 dicembre 2019

Per essere felici


Per essere felici, non bisogna necessariamente essere fortunati o aver avuto grandi soddisfazioni. Non si tratta di aver vissuto eventi eccezionalmente piacevoli. Magari la vita di una persona felice è uguale o peggiore di quella di uno che si dichiara infelice. La verità è che la felicità è spesso un atteggiamento interiore – l’atteggiamento di chi sa trarre il meglio dagli avvenimenti.
È un po’ come essere ottimisti o pessimisti: tutto dipende dall’impostazione mentale. C’è quello che vuol vedere il bicchiere mezzo pieno e c’è quello che vuol vedere il bicchiere mezzo vuoto. Questione di punti di vista, questione di volontà e di carattere. In tal senso, felice è chi vuole e crede di essere felice.
Per stabilire il grado di felicità, non esistono criteri oggettivi. Un avvenimento che fa felice te, può lasciare indifferente un altro. O, addirittura, tu riesci a trovare un po’ di felicità in un avvenimento che per un altro è noioso o doloroso. Corneille diceva che si è felici solo quando si crede di esserlo.
Qualcuno arriva a dire che, per essere felici, bisogna arrivare a credere alle illusioni. In effetti, c’è una grande differenza tra chi vede che tutto è un’illusione e chi vuol credere che tutto sia a fin di bene e finirà bene. Per esempio, l’amore è spesso un illusione. Ma il cuor contento non pensa di essere vittima di un’illusione e crede di aver trovato l’amore della sua vita.
Il saggio, però, ha un altro atteggiamento: sa che tutto è un’illusione, ma non per questo non si gode il buono delle illusioni. In fondo, anche se la vita è una specie di sogno, è meglio avere sogni piacevoli che incubi. O è meglio scovare il lato positivo anche nei fatti spiacevoli.

Nessun commento:

Posta un commento