domenica 15 dicembre 2019

Fede e fiducia


In meditazione è necessaria la fiducia, non la fede.
Fede e fiducia non sono la stessa cosa. La fiducia è uno stato d’animo di apertura, la fede di chiusura. Posso aver fiducia nelle mie capacità o in quelle di qualcun altro, posso aver fiducia nella vita, posso aver fiducia anche in un Potere che presieda il mondo o il mio destino. Ma questo atteggiamento non è assoluto, non odia chi non ha la stessa fiducia e non è privo di dubbi. Ho fiducia, ma non è detto che le cose mi vadano bene – possono anche andar male. La fiducia è un aiuto, non una certezza.
La fiducia è inoltre aperta alla verifica e all’investigazione, perché è esclusivamente una forza che nasce da me, non qualcosa che piove dall’altro. Sono io che ho fiducia, ma posso anche sbagliarmi. Posso regolare e rivedere la mia fiducia, per esempio se mi ero affidato a qualcuno o a qualcosa di sbagliato.
La fede, invece, non mi permette nessun dubbio; o è assoluta o non è niente. E mi dà un atteggiamento di chiusura verso tutti coloro che non la condividono. Le cose devono essere così. Se non fossero così, crollerebbe di colpo il mio castello di carte. Chi non ha la mia fede è inferiore a me o mi è comunque estraneo, talvolta un nemico.
La fiducia prevede il fallimento, la fede no.
La fiducia è una trepida speranza e si misura con i miei limiti, la fede è rigida come un’arma e non accetta errori o debolezze. La fiducia è morbida e cangiante, la fede è dura con me stesso e con gli altri.
La fiducia accetta le idee e i suggerimenti, e quindi è aperta al confronto. La fede no. La fede divide tutti in noi e negli altri, in fedeli e infedeli e vorrebbe convertire e con-vincere chi la pensa diversamente.

La fede è come una chiesa buia, dove, quando esci, ti senti sollevato perché ritorni alla luce. La fiducia è come un osservatorio astronomico che scruta l’infinito, aperto ad ogni scoperta.

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