Soggetto e oggetto nascono insieme, sono come le due facce di una
stessa medaglia: sono due poli inestricabili. Se cambia l'uno, cambia anche
l'altro.
Mente e mondo, interno
ed esterno, conoscente e conosciuto, sono da una parte distinti, ma dall'altra
complementari. L'uno non potrebbe esistere senza l'altro. L'uno determina
l'altro.
Ciò significa che, nel
momento in cui si conosce, si pone
sia l'oggetto sia il soggetto. Il soggetto, nel conoscere, pone in essere
l'oggetto; e l'oggetto, nel momento in cui è conosciuto, pone in essere il
soggetto.
Per cambiare il mondo,
devo dunque cambiare me stesso; e, per cambiare me stesso, devo cambiare il
mondo che mi circonda. In genere, noi, per cambiare le cose, partiamo dal
cambiare il mondo, l'ambiente, l'esterno... in modo che questo si rifletta su
di noi. Ma si può partire anche dall'altra estremità: il soggetto. Se cambiamo
il soggetto, cioè noi stessi, cambieremo il mondo.
Cambiando il nostro
stato d'animo, la nostra esperienza interiore,cambieremo concretamente
l'esterno, ciò che ci circonda.
Questo è un invito a
cambiare se stessi per cambiare il mondo.
"L'ottimista
sostiene che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che
possa essere vero” James Branch Cabell
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