La
mentalità superficiale degli italiani è stata formata da duemila anni di
cattolicesimo. Basta entrare in una nostra chiesa per vedere inutili orpelli,
quadri e statue, e tutto si svolge in base a riti e a cerimonie esteriori - il
che dimostra che siamo ancora a livelli di paganesimo. È vero che questa
cultura ha creato mirabili opere d’arte, commissionate da papi e da cardinali
che evidentemente non erano poveri. Ma è anche vero che la nostra religione
invita semplicemente a guardare con gli occhi e non trasmette nessun invito alla
spiritualità, che è poi interiorità e consapevolezza – due facoltà che sono
estranee alla maggioranza della nostra gente.
Guardate
che cosa succede in questo periodo natalizio, che dovrebbe essere la festa per
la nascita di Gesù. È diventato nient’altro che un baccanale commerciale, a
vantaggio di quei “mercanti” che Gesù aveva cacciato irosamente dal Tempio.
Così tutto
da noi è superficialità, dalla politica che è semplice retorica, alla vita
sociale, che è un’esibizione di volgari maschere immutabili.
Benché per
il cattolicesimo gli uomini siano tutti peccatori, non c’è da noi né una vera
contrizione né una vera presa di coscienza. Quando i malfattori vengono presi
con le mani nel sacco, non dimostrano il minimo senso di vergogna.
Per non
doversi arrovellare, molti italiani hanno abolito ogni familiarità con la loro
coscienza. Tanto, male che vada, c’è sempre un prete che ti assolve.
Una frase attribuita falsamente a Papa Leone X dice: "La
storia ci ha insegnato quanto quella favola riguardo a Cristo ci abbia
giovato".
In realtà, conoscendo
la corruzione della Chiesa, potremmo correggerla così: "La storia ci ha
insegnato quanto quella favola riguardo a Cristo ci abbia nuociuto".
E non mi riferisco
solo ai noti delitti della Chiesa (l'antisemitismo, le persecuzioni religiose,
le guerre "sante", il colonialismo, il mito dell’uomo forte, l’idea
che la salvezza venga dall’alto, la collusione con il fascismo, l'aiuto dato ai
criminali nazisti, la pedofilia, la persecuzione degli omosessuali,
l'antifemminismo, le posizioni sbagliate sulla contraccezione, ecc.), e neppure
alle continue interferenze sulla politica italiana, causa principale della
nostra arretratezza culturale e sociale, ma alle idee vecchie e superate su Dio
stesso. In fondo, il cristianesimo è il massimo tentativo, nella storia umana,
di antropomorfizzare il divino - un errore che ha creato nella mente dei
credenti una distorsione insuperabile.
E, poi, raccontare
favole non fa mai bene. Si falsifica la realtà e si fonda una religione sulla
menzogna. I frutti sono sotto gli occhi di tutti.
La religione deve
guardare in faccia la realtà, non cercare di fabbricare miti o di ottundere la
mente per tenere calmi gli animi.
Nessun commento:
Posta un commento