lunedì 9 dicembre 2019

Meditazione avanzata


Meditazione avanzata significa prima comprendere a fondo che soggetto e oggetto, io e altro, osservatore e osservato, sono interdipendenti, strettamente collegati fra loro, coemergenti, e poi porsi concretamente in una posizione meditativa più arretrata rispetto all'ego: non sono io che osservo, ma c'è un'osservazione, una presa di coscienza. Diventare meno ego-centrati, meno interessati allo sviluppo del proprio sé, per ricuperare il rapporto il più possibile originario con l'oggetto, con l’altro o con se stessi. Arretrare la consapevolezza egoica per rientrare di più nella consapevolezza interattiva, quella che è all'origine del processo dualistico di separazione fra soggetto ed oggetto.

Se una mattina, dopo vari giorni di pioggia, mi sveglio e trovo il sole, il cuore si allarga, mi sento felice e vedo le cose con occhio diverso. Mutando il mio stato d'animo, cambia il modo in cui vedo tutto intorno a me. D'accordo, ma sono solo io che sono cambiato o le cose sono veramente cambiate? Cambiando io, non cambiano anche le cose? I due poli - soggetto e oggetto - non sono connessi? Anche le piante, anche gli animali, anche gli uccelli... tutto intorno a me è in realtà cambiato.
       Si dirà che cambia solo lo stato d'animo. Ma Il fatto è che, cambiando lo stato d'animo, le cose percepite cambiano davvero anche loro.
       Si dirà che questo vale solo per gli esseri animati, ma non per le cose inanimate, per esempio un sasso. Eppure, anche il sasso avrà subito un cambiamento passando dalla pioggia la sole: anche le montagne cambiano così. E loro non hanno sentimenti - pare. In ogni caso non mutano perché io le guardo in modo diverso, con un differente stato d'animo.
       Eppure, con la pioggia e con il sole, quelle cose sono cambiate e anch'io sono cambiato: insomma siamo cambiati insieme. Infatti, poiché coemergiamo insieme, cambiamo insieme.
       Si dirà che le cose che non vedo - un stella lontana - non sono cambiate. Ma nel momento in cui le vedrò, cambieranno o saranno cambiate anche loro.
       Si dirà che questa penna non è cambiata. Eppure, la sto guardando sotto un'altra luce... qualcosa è cambiato anche in lei.
       Certo, i cambiamenti sono quasi impercettibili, e non cambia per esempio la forma di questa matita... tutt'al più il colore...
       Ma, se la penna mi si spezza in mano, sarò io a cambiare, magari per il fastidio... seppure impercettibilmente.
       Le cose cambiano e si influenzano tutte, sia che il cambiamento parta dall'oggetto sia che parta dal soggetto. Perché in realtà è la mia mente che distingue i due poli, ma loro sono interdipendenti, sono un tutt'uno, abitano uno spazio che li accomuna tutti. Ed è questo "spazio" che cambia, mutando l'uno e l'altro.
       Questo per dire che ci si può impegnare a cambiare le cose - oggetti e avvenimenti - cambiando se stessi.

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