Vacuità significa che tutte le cose non
hanno una natura indipendente, poiché dipendono le une dalle altre. Questo non
significa che le cose non esistano. Esistono, ma non esistono di per sé. Sono
come i nodi di un'unica rete.
Siccome
dentro di noi conosciamo questa verità, la nostra più grande paura è di non
essere... di non essere proprio nulla. E non abbiamo tutti i torti.
Ora,
nulla non siamo. Qualcosa siamo. Siamo apparenze, immagini, fenomeni energetici,
elettrici, magnetici... appariamo per un attimo o per qualche decennio e poi
svaniamo. Non ci inganni l'apparente solidità della carne o della terra.
Sappiamo che al fondo si tratta di particelle fatte di... cariche elettriche.
La
rete che connette tutto è come un film dalle mille trame e dalle mille
immagini; e noi siamo quelle trame e quelle immagini. Ma, proprio per questo, basta
che manchi la luce e noi spariamo tutti.
L'idea
della rete rende bene l'idea del vuoto che esiste tra una maglia e l'altra.
Proprio come un film è fatto di luci e di ombre e come la musica è fatta di
suoni e di silenzi, noi siamo sostanziati di vuoto, noi abbiamo bisogno del
vuoto per essere.
Al
nostro fondo, c'è un immenso vuoto, una vacuità densa di tutte le possibilità.
Se
vogliamo ritrovare il nostro essere più profondo, dobbiamo cercare di
raggiungere questo vuoto. E, magari, ricostruire tutto da capo... possibilmente
meglio.
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