lunedì 30 dicembre 2019

Per combattere lo stress


Regola prima per combattere lo stress: considerare il mondo, la vita, noi stessi, come un film, uno spettacolo, una rappresentazione, in modo da prenderne le distanze. In fondo siamo tutti apparenze, brevi riunioni di atomi e molecole che ben presto si dissolveranno. Ciò che viviamo dipende dal modo in cui lo viviamo: se ci crediamo seriamente, pesantemente, letteralmente, se crediamo che tutto sia reale e materiale, saremo soggetti ad alti e bassi continui, a continui traumi e tensioni. Se invece lo considereremo come uno spettacolo di cui noi siamo spettatori - anche quando ci riguarda direttamente! - prenderemo tutto con distacco e con filosofia, e non permetteremo agli eventi di trascinarci su e giù a loro piacimento. Non saremo più marionette i cui fili sono tirati dagli altri, in balìa del mondo e del destino. Distacco, dunque.
             Lo so che talvolta la vita diventa drammatica - ma lo è nei limiti in cui le permettiamo di incidere così su di noi. Se continueremo a considerare tutto una specie di film, una specie di commedia, niente sarà più così drammatico.
             In fondo, il peggio che possa capitarci è di morire. Ma anche la morte non è che una rappresentazione. Nessuno di noi nasce veramente e nessuno di noi muore veramente... vivere e morire sono soltanto apparenze, balletti, danze, commedie sul grande schermo dell'universo. Quando moriamo, usciamo finalmente dallo schermo e ci vediamo per quello che siamo… forse nulla.
E anche se ci fossero altre dimensioni, con tanto di paradisi, inferni e purgatori, non sarebbero che altre apparenze.
        Noi italiani, poi, siamo bravissimi a recitare. Per esempio, tutta la nostra vita politica è soltanto una commedia. Mai nessuno fa niente di serio, nessuno risolve nessun problema. Recitiamo nella vita pubblica e nella vita privata. Siamo tutti personaggi di una commedia dell'arte.
       Non a caso, il nostro libro base è la "Divina Commedia".


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