lunedì 16 dicembre 2019

Apprezzare la bellezza


Qualche volta l’invito ad essere continuamente consapevoli delle nostre esperienze e dei nostri stati d’animo può essere interpretato come un consiglio di “tenersi a distanza” e quindi come un “non vivere pienamente”. Ma è un’interpretazione sbagliata.
Al contrario, essere più consapevoli, conoscere l’impermanenza delle cose, vedere tutto in una prospettiva relativistica, significa percepire più intensamente. Se so che questo fiore fra poche ore sarà appassito, lo guardo meglio e ne apprezzo di più la bellezza o il profumo. Lo stesso succede se sto con una persona gradevole che so che mi lascerà o che lascerò (come succede inevitabilmente nella vita).
In realtà nessuna esperienza dura per sempre: tutto è destinato a cambiare e a finire. E di questo non possiamo dimenticarci, tanto da rendere ancora più preziosa ogni esperienza.  
Se poi l’esperienza è negativa o dolorosa, l’idea che non è permanente ci aiuterà superarla.
L’importante in ogni caso è capire subito l’esperienza. Ci sono persone, infatti, che non sanno neppure cosa provano. E sono alienate.
Non dobbiamo semplicemente lasciarci agire. Siamo noi che dobbiamo decidere se dar seguito ad un’esperienza o lasciarla perdere. Anziché lasciarsi trascinare, dobbiamo, per quanto possibile, prendere in mano la situazione. Ma, per far questo, dobbiamo riconoscere ed essere pienamente presenti.
Prima di tutto coltivare la presenza mentale (sati). E poi indirizzare l’attenzione dove più ci conviene. Questo è l’abc della meditazione.

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