martedì 6 novembre 2018

Un popolo di emotivi


Emotività significa farsi guidare dalle emozioni. Ma le emozioni sono per definizione variabili e passeggere. Le persone che si fanno guidare dalle emozioni sono dunque inaffidabili; un momento sono in un modo e un momento dopo sono in un altro modo, magari opposto.
Questo è lo spettacolo che danno gli italiani, i quali non decidono in base a piani, a programmazione o a razionalità, ma trascinati dalle emozioni e dagli eventi, quasi tutti imprevedibili perché non previsti. Oggi così e domani il contrario. E naturalmente con gente del genere i demagoghi hanno buon gioco; ecco perché prima Berlusconi e oggi Salvini hanno successo. Chiacchierano, promettono miracoli, sfoderano belle donne e si esibiscono di continuo in televisione. Colpiscono insomma l'immaginario di un popolo emotivo e trasformano tutto in uno spettacolo.
Le persone serie in Italia sono in difficoltà. Di fronte ai demagoghi, ai pataccari, è quasi impossibile fare un ragionamento serio. Chi colpisce l'immaginazione, chi si appella alla "pancia", ossia all'emotività, riesce a far breccia nel breve periodo. E non serve a niente ricordare la realtà, le promesse impossibili e le patacche già rifilate.
Gli italiani si fanno infinocchiare più di ogni altro popolo europeo, perché sono molto emotivi, perché nessuna ha mai insegnato loro l'autocontrollo, la razionalità, l'esercizio della consapevolezza e la necessità dell'organizzazione.
Le liti isteriche in Parlamento, gli insulti, i continui diverbi in televisione...tutto ciò fa appello all'emotività degli italici più gonzi e nasconde il fatto che viviamo nel caos, governati da incapaci boriosi.

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