martedì 27 novembre 2018

La fine delle sofferenze inutili


Non appena si parla di eutanasia, ecco che la Chiesa organizza qualche evento per ribadire la sua contrarietà. E si tratta non della riaffermazione di un principio, ormai ben noto a tutti, ma di un tentativo di interferenza sui governanti italiani. “Guai a voi se legiferate sull’eutanasia!”
Se avessimo un governo di maggior spessore culturale e non tutto schiacciato sui soldi da regalare ai cittadini per essere rieletti alle prossime elezioni, sarebbe ora di rivedere il Concordato, che è un vero abominio. Si regalano miliardi alla Chiesa senza avere nulla in cambio. Così abbiamo un esercito di insegnanti di religione scelti dalla Chiesa ma pagati dallo Stato, un 8 per mille su cui lo Stato non esercita nessun controllo e un’evasione fiscale sugli immobili ecclesiastici che solleva scandalo perfino presso l’Unione Europea che ci invita a incassare quelle tasse.
Siamo pieni di debiti, ma lasciamo perdere i miliardi che la Chiesa ci deve.
Una Chiesa che è continuamente fonte di scandali e che è retta da un Papa che è il più grande bluff degli ultimi decenni. Si era presentato come un riformatore, ma non ha riformato nulla. Anzi si è rivelato un conservatore accanito, difensore perfino di vescovi che hanno protetto o fatto i pedofili. In compenso, le sue interferenze sullo Stato italiano si sono moltiplicate, fino al punto di rinnovare le vecchie battaglia contro aborto, divorzio, contraccezione e appunto eutanasia.
Non è Dio che vuole tutto questo, ma un gruppo di vecchi signori che sono gli ispiratori di ogni autoritarismo italico.
Ogni anno ci sono migliaia di italiani che si suicidano o devono andare all’estero per porre fine alle loro sofferenze, ma tutto questo non interessa né alla Chiesa né allo Stato.

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