Non
appena si parla di eutanasia, ecco che la Chiesa organizza qualche evento per
ribadire la sua contrarietà. E si tratta non della riaffermazione di un
principio, ormai ben noto a tutti, ma di un tentativo di interferenza sui
governanti italiani. “Guai a voi se legiferate sull’eutanasia!”
Se
avessimo un governo di maggior spessore culturale e non tutto schiacciato sui
soldi da regalare ai cittadini per essere rieletti alle prossime elezioni,
sarebbe ora di rivedere il Concordato, che è un vero abominio. Si regalano miliardi
alla Chiesa senza avere nulla in cambio. Così abbiamo un esercito di insegnanti
di religione scelti dalla Chiesa ma pagati dallo Stato, un 8 per mille su cui
lo Stato non esercita nessun controllo e un’evasione fiscale sugli immobili
ecclesiastici che solleva scandalo perfino presso l’Unione Europea che ci
invita a incassare quelle tasse.
Siamo
pieni di debiti, ma lasciamo perdere i miliardi che la Chiesa ci deve.
Una
Chiesa che è continuamente fonte di scandali e che è retta da un Papa che è il
più grande bluff degli ultimi decenni. Si era presentato come un riformatore,
ma non ha riformato nulla. Anzi si è rivelato un conservatore accanito,
difensore perfino di vescovi che hanno protetto o fatto i pedofili. In
compenso, le sue interferenze sullo Stato italiano si sono moltiplicate, fino
al punto di rinnovare le vecchie battaglia contro aborto, divorzio, contraccezione
e appunto eutanasia.
Non è
Dio che vuole tutto questo, ma un gruppo di vecchi signori che sono gli
ispiratori di ogni autoritarismo italico.
Ogni
anno ci sono migliaia di italiani che si suicidano o devono andare all’estero
per porre fine alle loro sofferenze, ma tutto questo non interessa né alla
Chiesa né allo Stato.
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