La meditazione serve ad
ottenere un maggior grado di sensibilità e di attenzione. E questo è utile, tra
l'altro, a capire meglio le persone.
Osservate con attenzione i volti, i corpi, i gesti e le voci
delle persone che vi stanno davanti. E ricordatevi che ognuno ha inscritto
nella propria espressione fisica ciò che è. Riuscire a leggere i caratteri è
una questione di sensibilità. Ma la sensibilità si affina.
Di solito, nei rapporti sociali, le persone parlano tanto non
per comunicare, ma per nascondersi. Così accade ai nostri politici logorroici.
Che istupidiscono gli ascoltatori con fiumi di parole e con le loro tecniche di
propaganda.
Ma la sostanza di quello che sono è scritta sulle loro facce.
Smettete per un po' di ascoltare le parole e concentratevi sui volti. Guardate
quella persone nel silenzio della vostra mente. Scoprite la loro iprocrisia, il
loro egocentrismo, la loro avidità
personale, il fatto di concepire la politica solo come un mezzo per arricchire
se stessi o per acquisire potere. Li vorreste come amici? Affidereste loro i
vostri risparmi?
Osservate bene quei volti, quei gesti, quei corpi, quegli
atteggiamenti . E non votate per chi ha un'espressione falsa, per chi si
incipria o s'imbelletta, per chi cerca di passare per ciò che non è.
Se i cittadini meditassero, se affinassero di più la sensibilità,
non sceglierebbero politici che hanno dipinta sul volto la loro intima
bruttezza. E noi non saremmo costretti a subire le loro azioni.
Se siamo ridotti così male, il motivo sta nella nostra
incapacità a riconoscere le persone, a smascherare le loro bugie.
Il volto però non può mentire.
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