giovedì 15 novembre 2018

Accendere la luce


L'uomo è un animale malato, diceva Nietzsche; e noi aggiungiamo: malato di mente. Pensiamo che solo in Europa abbiamo combattuto gli uni contro gli altri per secoli e che solo nel Novecento abbiamo scatenato due guerre mondiali. Nella prima, milioni di uomini sono morti per spostare un trincea di qualche metro. Nella seconda abbiamo assistito all'esplosione del nazismo, del fascismo, del razzismo e del comunismo, anche qui con milioni di vittime. E che cosa è successo poco tempo fa nella ex Jugoslavia? Una follia. E lasciamo perdere quel che avviene in Africa, in Sud America e nei paesi arabi.
       Descritto dall'esterno l'uomo appare dominato da una malattia mentale che lo porta a uccidere chi appartiene ad un altro gruppo, chi si comporta o semplicemente chi la pensa diversamente. Una specie di sindrome paranoica che proietta nell'altro il nemico "mortale". Ancora oggi nelle nostre democrazie ci sono partiti che hanno per fondamento l'identità etnica e che incitano all'odio per l'immigrato, per il diverso, per chi ha un'altra religione, per chi la pelle di un colore diverso o per chi abita un po' più in là,
       Alla base di questa follia c'è la convinzione che l'altro possa minare la nostra identità, il nostro ego... un ego che comprende solo qualche familiare e qualche amico, ma che, al di là di questi stretti confini, vede subito nemici.
       Qualche illuminato ha cercato di portare un po' di luce nelle menti ottenebrate di questa razza di scimmie, ma ancora una volta la ricerca della luce è stata interpretata come una guerra contro le tenebre. La luce contro le tenebre.
       Non è così. Le tenebre si scacciano accendendo la luce, non combattendo il buio.
       Il nemico non è fuori, è dentro. E non lo si può vincere combattendo un nemico esterno.
       In tutto questo, è evidente il feroce retaggio animale, la mancanza di consapevolezza. Ma è difficile portare un po' di luce senza scatenare qualche nuova crociata. Le religioni hanno tentato di far qualcosa, ma subito si sono trasformate in ideologie armate, disposte a combattersi anche con le armi. Vedi i terroristi, i fondamentalisti...
       Il punto è che ognuno deve convincere se stesso, deve scacciare le tenebre da se stesso, deve liberarsi da solo della propria follia. Non c'è una pillola per diventare saggi. Non c'è un farmaco per diventare consapevoli.
       Non si può diventare consapevoli in massa. Ognuno deve farlo da solo.
       Lo sviluppo della consapevolezza è l'unica spiritualità. Tutto il resto è una vernice con cui un ego paranoico dipinge se stesso in termini di superiorità. Intorno a noi vediamo individui che ammantano di nobili parole le loro ignobili intenzioni. Gridano, parlano, fanno comizi, pontificano, sono sempre in televisione, ma non hanno un attimo di auto-coscienza, non riescono a vedere se stessi.
       La consapevolezza si accende solo se ci si guarda, se si fa un passo indietro per contemplare se stessi, la propria mente e i propri comportamenti. Non in altri modi, non parlando, non pregando, non discutendo. Ma guardando se stessi e staccandosi dal proprio ego. Solo così, in questo distacco mentale, si crea un attimo di interruzione, una fessura, da cui può irrompere un po’ di luce.



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