martedì 20 novembre 2018

Il valore della vita


Il valore della vita non è dato dal fatto in sé di essere vivi, ma dal fatto che si tratta di un punto di passaggio, di un ponte, di un’occasione per passare oltre. Stesso ragionamento per il sé, che non vale in quanto ego, ma in quanto strumento di passaggio e trampolino di lancio.
Esattamente come l’infanzia, che non ha un valore in sé ma in quanto fase evolutiva che porta ad altro. Se rimanessimo sempre bambini, non andremmo molto lontano.
La verità è che a una certa età siamo tutti solo lontani parenti di quelli che fummo nell’infanzia. Molte cose sono cambiate e superate e, se anche potessimo vivere altri cento anni, ci ritroveremmo nella condizione dei reincarnati che si sono dimenticati le esistenze precedenti. Anche la cosiddetta anima sarebbe quasi del tutto cambiata.
Ed è quello che avviene nella realtà. Chi si ricorda di essere già vissuto e di essere stato pesce, anfibio, pianta o animale?
Questo per dire che ci troviamo sempre in uno stato di transizione e che sarebbe ingenuo sperare di rendere eterno ciò che è transitorio. Il tramontare è il nostro destino.

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