giovedì 1 novembre 2018

La mente che vaga


Se cercate di meditare, vi distraete e ve ne rendete conto, in realtà state facendo progressi. Solo se non ve ne accorgete, siete bloccati.
In fondo, nella vita di tutti i giorni, interrompere le divagazioni, le fantasticheria e il dialogo interiore, non è difficile. Basta svolgere un qualsiasi compito in cui sia richiesta concentrazione.
Ecco perché ci si concentra sul respiro, su un suono o su un mantra. Serve ad eliminare tante divagazioni per concentrarsi su un unico punto. Ma lo stesso è ottenibile con attività appassionanti, che infatti riposano la mente.
La mente ha sempre bisogno di un oggetto, reale o immaginario. Non riesce a svuotarsi completamente… almeno finché non lo si fa sistematicamente.
Prima bisogna concentrarsi su un unico punto, escludendo tutti gli altri, e poi bisogna compiere un piccolo sforzo interiore per superare anche quel punto. Per esempio, interrompendo il respiro o concentrando gli occhi chiusi in un punto o in una luce tra le sopracciglia. Allora…

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