Certo è difficile uscire dal potere
condizionante, dalle interpretazioni e dalle proiezioni della mente, con i suoi
schemi dualistici e il suo bisogno di “sostanze” materiali e di identità ben
definite.
Ma più ci si chiariscono le idee, più ci si avvicina al significato profondo di non-mente. È questa alla fine che ci illumina.
In effetti, non c’è concetto, definito,
diviso, che possa spiegare la realtà, indefinita, unitaria.
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