Etica fa rima con autentica, non con
convenzionale. Per compiere un’azione etica, per essere individui etici, ci
devono essere una presa di coscienza e una scelta personale. Se invece
procediamo sui binari del convenzionale, del sociale o del legale, che
autenticità e che etica possono esserci?
Se seguiamo il gregge, il “così fan
tutti”, il “così me lo ordina la legge, il mio superiore o l’autorità”,
potremmo clamorosamente sbagliare.
Le leggi dello Sato o della religione,
teoricamente valide per tutti, sgravano forse la coscienza, ma non portano ad
un’azione etica. Uniformandoci, cadiamo tutti nel precipizio.
Solo se siamo consapevoli e scegliamo,
siamo etici. Le leggi, anche se accettate da tutti, possono essere sbagliate e
indurci a comportamenti non etici. Pensiamo a cosa succede quando le leggi sono
stabilite da un dittatore sanguinario o da una religione che induce a
perseguitare e ad uccidere.
Non appena si codifica il vitale, nasce
il conformismo. E muore l’etica, che non può che essere individuale. L’etica
nasce dall’interiorità dell’uomo che interroga se stesso, non da regole o dogmi
imposti da qualcuno.
Nessun commento:
Posta un commento