In una vignetta di Altan, un tizio
dice: “È un mondo senza futuro”. E un altro ribatte: “Finalmente possiamo
rilassarci”.
Proprio così. Qualcuno ci ha messo in
testa, fin dall’infanzia, che abbiamo delle mete, che dobbiamo ottenere dei
risultati, che dobbiamo mettere a frutto la nostra esistenza, che dobbiamo
guadagnarci il paradiso, che non possiamo sprecare l’occasione… e di
conseguenza siamo tutti tesi e stressati, perché ci sembra di non conseguire,
di non raggiungere, di non essere all’altezza, di non conquistare, di non
accaparrare, di non acquisire.
Non ci gustiamo il presente, perché
siamo protesi verso il futuro.
D’altronde, anche i ricchi e i potenti
sono così: vogliono sempre qualcos’altro, qualcosa di più.
Non sappiamo rilassarci. Per ottenere
qualcosa che non abbiamo, perdiamo ciò che abbiamo.
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