Noi crediamo che l’io sia nostro, una nostra proprietà. Eppure non
l’abbiamo costruito noi, né lo abbiamo comprato.
Ci è stato dato da altri, senza i quali
non potrebbe esistere. Prima dai genitori, poi dagli avi e infine dall’universo
intero.
Dunque, almeno è una proprietà
condivisa, è qualcosa di temporaneamente nostro.
Come tutto, del resto: case, mogli, mariti, figli, denaro, gioielli…
Siamo temporaneamente noi. Foglie al vento.
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