Una cane non si domanda mai chi è: lo è
e basta. L’uomo no; l’uomo si pone la domanda e non conosce neppure la
risposta. E quindi entra in crisi.
Il fatto è che l’uomo ha una coscienza
di sé che lo divide in due. E, dividendosi in soggetto ed oggetto, esce dalla
natura.
Allora c’è da domandarsi se la coscienza
sia un enorme passo avanti o un difetto. Ma il fatto è che non possiamo più
tornare indietro ad un rapporto armonico e istintivo con la natura. Siamo trascinati
da una corrente che ci porta dove vuole lei.
Stiamo costruendo una nuova natura,
anche se le doglie del parto sono spesso dolorose.
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