Il senso di essere un io nasce in
corrispondenza di una tensione o di una contrazione dolorosa. E più siamo
coscienti di essere un io, più ci restringiamo, ci delimitiamo, ci concentriamo
e fatichiamo.
È come stringere la mano in un pugno: è
solo quando stringiamo con forza che abbiamo una coscienza precisa della mano. Ma, se la apriamo, quella contrazione
muscolare si distende e la mano può muoversi liberamente, svolgendo le sue
varie funzioni.
Lo stesso avviene con il senso dell’io.
Quando lo accentuiamo, si contrae e si concentra lo stato dell’essere e noi
proviamo tensione e sofferenza.
La distensione corrisponde al
rilassamento, all’allentamento dell’egocentrismo ossessivo e claustrofobico, e
finalmente possiamo liberare le energie contratte e compresse.
Il rilassamento corrisponde all’apertura,
alla liberazione, alla fluidità, al sollievo.
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