La nostra vita è molto meno nostra di quanto si pensi. A noi sembra di
vivere esperienze uniche e assolutamente personali. Ma da migliaia di anni
tutti ripetono le stesse cose: amori, gelosie, nascite, morti, speranze, paure,
desideri… sempre le stesse esperienze declinate in tutti i modi possibili.
Non si può dire che la vita sia tanto
creativa e originale. Piuttosto le piace la ripetizione: miliardi di
margherite, migliaia di api, miliardi di uomini… E anche noi siamo dei
ripetitori.
Difficilissimo inventarsi qualcosa di
nuovo.
Ma è incredibile la nostra presunzione di
vivere esperienze solo nostre – un’altra
inferenza arbitraria.
Se potessimo vederci dall’alto, ci
accorgeremmo che siamo tutti uguali e che facciamo le stesse cose e proviamo
gli stessi sentimenti e le stesse emozioni. Per capire qualcosa del mondo e per
ottenere una certa saggezza, dovremmo acquisire questo sguardo universale e ridimensionare
le nostre velleità di unicità.
Siamo dei cloni.
Ma se siamo oltre 7 miliardi di uomini, si potrebbe anche pensare alla immensa ricchezza che potrebbe derivare dalla opportunità di esistere. Forse la vita è assetata di diversità e "variazioni"!
RispondiEliminaSì, minime variazioni sul tema. Ma siamo noi, con la nostra consapevolezza e le nostre capacità, che possiamo fare la differenza.
EliminaDobbiamo però affrancarci dalla dipendenza e dall'uniformità, e imparare a pensare con la nostra testa.
Grazie della sua attenzione !
RispondiEliminaA me piace pensare che sia "l'anima del mondo" a volerci diversi, e questo sin dall'inizio: forse non c'è più grande sperimentatore delle "sue" (ossia nostre) possibilità, della vita. A noi spetta, forse, consentire che si manifesti ciò che si è incarnato in noi, così come fa ciascun seme.Chissà ?...
Un saluto